Lo scopo di ogni imprenditore online è quello di raggiungere quanti più utenti possibili. In altre parole, le sue azioni saranno incentrate sull’aumento del traffico organico, ovvero quello non a pagamento. Solo in questo modo potrà avere la garanzia di riuscire a distribuire il suo prodotto o servizio a quante più persone possibili, raggiungendo così i suoi obiettivi.
Le “azioni” di cui abbiamo parlato poco fa sono tutte quelle strategie SEO che, se applicate nel modo corretto, migliorano il posizionamento del sito sui motori di ricerca. Questa tecnica infatti, risulta essere ancora oggi la forma di pubblicità più autorevole ed efficace in assoluto. Vediamo quindi di che cosa si tratta e soprattutto quali sono i fattori che incidono sulla posizione del tuo sito in SERP.
Posizionamento sui motori di ricerca: 6 step da seguire
Ho scritto questa guida per aiutarti a capire i passaggi fondamentali che ti permetteranno di migliorare il posizionamento del tuo portale sui motori di ricerca. Il primo in assoluto che mi sento di darti è di non ignorare l’ordine con cui li ho scritti, perché altrimenti si viene a perdere il senso del discorso. Inoltre, sappi che tutti sono molto importanti, e che è sufficiente ne manchi uno per compromettere la riuscita del lavoro finale.
1. Studiare le abitudini di ricerca
Per sapere quali contenuti realizzare, o quali prodotti vendere, è importante che tu conosca le abitudini di ricerca degli utenti. In sostanza, si tratta di capire, attraverso un’attenta analisi, quali sono le parole chiave ricercate online.
Questo primo step è di fondamentale importanza, poiché è quello che ti consente di realizzare ed offrire dei contenuti precisi e su misura al target di riferimento. In altre parole, lo studio delle abitudini di ricerca ti consente di selezionare le keyword più ricercate e di utilizzarle all’interno dei tuoi contenuti, di modo da aumentare il traffico organico verso il tuo sito.
Tuttavia, l’impiego delle parole chiave più ricercate dovrà sposarsi con la realizzazione di contenuti autorevoli, di qualità e completi. Il tuo sito deve diventare una fonte di informazione, altrimenti gli utenti saranno naturalmente portati a cliccare sulle pagine dei tuoi competitors.
2. Il processo di indicizzazione
Questa non è la sede per entrare nei dettagli circa la differenza esistente tra indicizzazione e posizionamento. Nel caso in cui fossi interessato ad approfondire l’argomento, ti suggerisco di dare uno sguardo a questa guida. Per ora ci basta sapere che l’indicizzazione è un processo di scansione effettuato autonomamente da Google, o da qualsiasi altro motore di ricerca.
In sostanza, Google, o chi per lui, analizza il tuo sito e lo inserisce all’interno del proprio indice. Detto in parole più semplici: il motore di ricerca sarà a conoscenza del fatto che il tuo sito esiste. Durante questo processo quindi, è essenziale che il tuo portale sia interamente corretto, privo di qualsiasi tipologia di problematica tecnica.
Queste ultime, infatti, sono molto pericolose, poiché possono inficiare sulla corretta indicizzazione del sito. Per avere la garanzia che il tuo sito funzioni nel modo corretto, il mio consiglio è quello di metterti nelle mani di un consulente SEO.
3. Configurazione del CMS
Breve introduzione: il CMS è l’acronimo di Content Management System, e si tratta di uno strumento che offre una gestione più semplice ed intuitiva dei contenuti di un sito. Tuttavia, per assicurarti un buon posizionamento sui motori di ricerca, nella maggior parte dei casi dovrai intervenire per rendere il tuo CMS più SEO friendly.
Puoi farlo semplicemente attraverso l’installazione di alcuni plugin, che potrebbero andare a risolvere delle criticità interne al CMS. In alternativa, potresti addirittura intervenire sul codice, ma diciamo che si tratta di casi estremi e molto rari. Ad ogni modo, sappi che prenderti cura del tuo CMS ti aiuterà a scalare le SERP.
4. Realizzazione dei contenuti
A questo punto, dopo aver studiato le abitudini di ricerca degli utenti, aver sistemato tutte le problematiche tecniche del sito, ed aver configurato il CMS, possiamo concentrarci sulla creazione dei contenuti. Questi ultimi, come abbiamo già avuto modo di dire, dovranno essere di un certo spessore.
Insomma, se desideri che il tuo sito esca tra i primi risultati di un motore di ricerca non potrai accontentarti di pubblicare qualcosa qui e là. Il tuo portale deve diffondere fiducia, informazione e trasparenza, sensazioni che, l’utente, è benissimo in grado di percepire dietro al suo display.
Allo stesso tempo, i tuoi contenuti devono rispondere in modo mirato alle esigenze degli utenti, che potrai analizzare tramite la keyword research. Nel caso in cui non avessi abbastanza conoscenze in merito, ti sconsiglio di improvvisare, poiché la competizione online è alta, e sempre aperta. Piuttosto, affidati ad un buon consulente SEO, che ti fornirà tutte le linee guida per un piano editoriale vincente.
5. Ottimizzazioni
Per quanto riguarda le ottimizzazioni ti consiglio di partire da questo presupposto: ogni elemento presente all’interno del tuo contenuto deve essere compreso dal motore di ricerca. Parliamo delle immagini, dei video, della creazione dell’URL, della meta description e della struttura del testo.
Insomma, non c’è nulla che passi inosservato agli occhi di un motore di ricerca: ecco perché dovrai assicurarti di sistemare tutti questi “dettagli”. In questo caso, se volessi fare riferimento ad un esperto del settore, dovrai affidarti ad un SEO copywriter. Quest’ultimo si occuperà di effettuare l’analisi di ricerca degli utenti, lo studio dei competitors e di realizzare contenuti di qualità e in ottica SEO.
6. Aumento visibilità del sito
Il sesto ed ultimo step che dovrai affrontare per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca si basa sulla strategia della link building. In sostanza, parliamo di aumentare la visibilità e la notorietà online del nostro portale attraverso dei link in ingresso provenienti da altri siti.
Questi ultimi, che andremo a chiamare backlink, sono visti molto bene agli occhi di Google, a patto che si tratti di link di qualità e provenienti da fonti autorevoli. Per approfondire l’argomento, e per scoprire l’importanza dell’analisi dei backlink, leggi questa guida.